Lo sport sotto le ali di Tiraspol

L'ingresso di una palestra in Transnistria

Ancora aprile, ancora 2009. Erano anni di enormi attività sportive sulle rive del Dniester. Numeri davvero impressionanti, considerata la dimensione della Regione. Buona lettura!

 

Una nazione forte si appoggia sulle spalle sane dei suoi giovani. Spalle che si forgiano con il motto, sempreverde, della mens sana in corpore sano.

stadio degli sheriff di tiraspolCosì la Transnistria ha deciso di sviluppare ampiamente il proprio settore sportivo, aprendo ben 31 scuole dedicate all’attività fisica. Nelle città, fra cui è necessario citare Slobodzya, piccolo centro del sud che è considerato il cuore, il centro nevralgico dello sport della nazione, si contano 434 centri sportivi, 20 palestre e 7 piscine. Lo Stadio Repubblicano di Tiraspol, già raccontato in una puntata precedente, è il fiore all’occhiello dell’architettura sportiva della nazione. I numeri degli aderenti sono impressionanti: 12 mila persone, fra uomini e donne, frequentano questi centri sportivi, che ospitano 133 gruppi organizzati. Non stupisce quindi che la squadra calcistica di Tiraspol, ad esempio, domini da tempo il campionato moldavo e si sia affacciata anche alle coppe europee.

Ma non è solo il calcio ad interessare gli sportivi di questo stato fieramente sovietico. Gli atleti della repubblica partecipano a campionati ufficiali in tutto il mondo. Le specialità sono fra le più varie: judo, sambo, boxe, lotta greco-romana, atletica leggera, ginnastica, ping-pong, canottaggio, nuoto, sparo, dama, scacchi, badminton e arco sono le discipline in cui gli atleti transnistriani eccellono in Europa, nei Balcani e nelle zone sotto il controllo della Comunità degli Stati Indipendenti (ex CCCP).

Durante i primi quindici anni di vita della repubblica gli atleti fedeli alla bandiera che garrisce nelle strade di Tiraspol hanno portato a casa la bellezza di 114 medaglie d’oro, 108 argenti e 199 bronzi in diverse competizioni sportive. Un risultato che porta con sé strabilio e deferenza, vista la dimensione ridotta del territorio e il numero non monumentale di cittadini che la abitano. In competizioni europee la Transnistria è rappresentata dalle squadre di pallavolo, pallacanestro e pallamano “Dniester” e la “Floare”, una seconda compagine di cestisti. Nei campionati “aperti” di Moldavia e Ucraina (oltre a un’altra manciata di staterelli risultati dall’esplosione degli USSR), la Transnistria compete con gli Sheriff di Tiraspol, nel calcio, la Dynamo Sheriff, nella pallavolo, il Kvint, squadra di baseball, e i rugbisti dell’Olimpo.

In Transnistria, come in ogni Paese che si rispetti, esistono poi diversi momenti di incontro sportivo per la gioventù allegra e spensierata. Feste di primavera (Vesna) e autunnali (Oseni) in cui vengono organizzati giochi collettivi in onore della madrepatria o del Giorno della Vittoria. Esistono poi la Zarnitsa e l’Orlionok, eventi sportivi dedicati agli studenti delle scuole, che si possono così cimentare nella loro disciplina preferita. Come ebbe a dire Smirnov: “lo sport va a braccetto con gli altri valori che si vogliono inculcare nelle giovani generazioni. Valori che vanno dalla memoria culturale, al rispetto per la multinazionalità e la pace”.

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