Contrabbandieri di polli in riva al Dniester

Questo succedeva nell’aprile del 2009. Alla ricerca di notizie succose in quel della Transnistria, per il sabatoseraonline, capitai in questa vicenda nera che attirò subito la mia attenzione e curiosità. Una storia bizzarra

transnistria-folle-russia-auto-caricaIl portavoce del Ministero degli Interni transnistriano ha recentemente reso pubblica la notizia che si sono verificati, negli ultimi giorni, tre casi di contrabbando di prodotti gastronomici e di oggettistica varia. La polizia ha effettuato tre diversi controlli stradali che hanno portato a un’unica risposta: nei bauli di due Suv della Lada Niva e di una macchina non identificata erano nascoste enormi quantità di pollame e altri alimenti che non dovevano essere lì.

Il primo colpevole è un ventisettenne beccato dalla polizia alla guida di un veicolo VAZ 2121, pieno di cosce di gallina. L’arresto è avvenuto nei paraggi di Horbovat, un villaggio del distretto di Anenii-Noi. La polizia, durante il controllo, ha trovato un carico che pesava, all’incirca, mezza tonnellata e che non aveva bolle di consegna o di trasporto a giustificarne lo spostamento. Probabilmente i prodotti venivano dall’estero, cosa proibita senza il permesso del governo. Subito i militari hanno chiesto al giovane il perché di questo carico così abbondante, che supera di certo la dose personale quotidiana. Il 27enne avrebbe confermato il fatto che stava trasportando le cosce di gallina al vicino mercato di Tiraspol, ma per ora non ha fatto il nome del pusher.

Il giovane contrabbandiere poteva anche passare inosservato all’opinione pubblica se non fossero accaduti altri due fatti simili nel breve arco di qualche giorno. Coincidenza che fa pensare ad un’organizzazione dedita allo spaccio di pollame.

Il primo durante una battuta di controllo lungo la riva destra del fiume Dniester quando la polizia ha notato, nelle vicinanze del villaggio Voscauti, nel distretto di Orhei, tre persone che caricavano un VAZ 2104, con diverse scatole. Anche in questo frangente i militari si sono mossi con celerità e hanno fermato i tre sospetti, fra i 39 e i 50 anni, controllando poi il contenuto dei pesanti scatoloni. Emergeva così che il traffico delle cosce di gallina non era un problema localizzato nell’Anenii-Noi e che non riguardava solo la fascia della popolazione delinquente under 30. Quindici chili di cosce di gallina per ogni scatolone e, come al solito, nessun documento che ne comprovasse la provenienza. La loro destinazione doveva essere Dubossary e il mercato rionale di Orhei, ma chiaramente se la gallina non è transnistriana non merita neppure di vederli da viva, i fornelli locali.

La terza criminale è una signora, di età e mezzo di trasporto sconosciuti, che cercava di contrabbandare alimenti (forse cosce di gallina?) e oggetti vari, dalla provenienza incerta. Il valore delle merci era di circa 150,000 lei, che valgono più o meno 20.000 euro (ai tempi ndr).

Le forze dell’ordine stanno ora indagando in modo approfondito questi casi, per capire se dietro ai trasporti ci sia un gruppo criminale dedito al traffico di pollame su automezzi prodotti dalla Lada Niva o siano semplicemente degli appassionati del brodo di pollo incapaci di resistere alla tentazione di farne scorte proibitive. Quale sia la risposta, l’intenzione del governo di Tiraspol è quella di fermare questo pernicioso traffico illegale di merci fra confini altrimenti chiusi. Anche a costo di mangiare tortellini fatti col brodo di verdura.

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