Hai mai fatto il master?

Università e scuola

Qualche tempo fa scartabellavo fra le carte in cui mi segno le cose più surreali che sento in giro quando mi è capitata fra le mani una perla che non posso non condividere con voi. La trama, grossomodo, è questa: più giovane di ora vado a Bologna con la morosa a ritirare il diploma di laurea di mio fratello, che ovviamente essendo in giro per il mondo non si sogna neppure di rientrare un paio di giorni per chiudere la sua partita con il Dams (ebbene sì, siamo entrambi laureati al Dams: chi in cinema, chi in arte… Abbiamo avuto genitori comprensivi).

La scena: i nostri protagonisti sono seduti in questa grande stanza divisa in due da un separé di vetro. Da una parte gli studenti e gli accompagnatori, dall’altra parte due segretari intenti a fare le loro cose. La signora velocissima, lui un po’ meno. Oltretutto, ad ogni richiesta, il giovane si alza e a passo incerto si allontana per qualche minuto a trafficare nel backstage. Mentre siamo lì che aspettiamo sentiamo questi tre dialoghi. Giuro che sono veri. A testimone posso portare la mia accompagnatrice, che poi è diventata pure mia moglie.

Pronti? Via:

Os Diàlogos 1: “Ho fatto il master”

Studentessa – Buongiorno, ho fatto il master. Cosa devo mettere in questo documento?

Segretaria – Deve scriverci i voti, come può leggere in questa riga.

Studentessa – Ma io ho fatto il master.

Segretaria – Va bene, ma lei deve mettere i voti, come scritto nella riga.

Studentessa – Anche se ho fatto il master?

Segretaria (allibita) – Si.

La giovane col master si allontana per compilare. La giovane col master ritorna allo sportello: panico nello sguardo della segretaria.

Studentessa – Ho un dubbio. Ma avendo fatto il master, devo metterci i voti del master o no?

Segretaria – Deve metterci i voti, così come trova spiegato qui sotto.

Studentessa – Si, ma io ho fatto il master.

*Nota a margine: Fortunatamente per la segretaria, non è stata una scena ad libitum.

 

Os Diàlogos 2: “Mi potete tradurre il documento?”

Sportello di fianco a quello di cui sopra. Qualche minuto dopo. Noi sempre in attesa.

Studente – Buongiorno, abito all’estero. Ho bisogno di un documento in inglese.

Segretario – In inglese la segreteria non li emette.

Studente – Non li emette… e io come faccio?

Segretario – Se li faccia tradurre, li traduca lei, un certificato è un certificato. Dopo lo viene a far vidimare qui da noi.

Studente – Ma io ne ho bisogno in inglese.

Segretario – Ho capito, ma l’Università in inglese non li fa i certificati.

Studente – E questo certificato qui, quest’altro, in inglese lo posso avere?

Segretario – No, in inglese no. Però lo può far tradurre.

*Nota a margine: secondo voi la segreteria emette dei certificati in inglese? E quest’altro certificato qui?

 

Os Diàlogos 3: “Mi tenete la manina?”

Sportello del dialogo 1, proprio mentre noi venivamo serviti dallo sportello del segretario non-proprio-rapidissimo che sparisce alla ricerca del diploma di mio fratello.

Studente – Buongiorno, ho bisogno di essere rassicurato: ho fatto l’iscrizione on-line a questo esame. E’ valida?

Segretaria – Le iscrizioni agli esami possono essere fatte solo on-line.

Studente – Ma io non sono sicuro.

Segretaria – Glielo dico io. Le iscrizioni agli esami vanno fatte on-line.

Studente – Volevo essere rassicurato. Lei mi ha rassicurato. Grazie.

Segretaria – Prego.

*Nota a margine: Alla prossima iscrizione, rigorosamene on-line, vorrà essere tenuto per la manina?

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